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Che cos’è il termalismo?

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Il termalismo è una pratica risalente al tempo dei Babilonesi che avevano individuato le proprietà terapeutiche dell’acqua termale sulle malattie, in particolare su quelle degli arti inferiori. Per i Romani le terme rappresentavano uno dei principali luoghi di ritrovo durante l’antica Roma a partire dal II secolo a.C. Questa pratica si è fortemente sviluppata in Europa in particolare tra il 17 e 19 secolo e nonostante la comprensione delle basi fisiologiche si sia avuta dopo il 20 secolo, queste pratiche erano indicate come trattamenti in molteplici processi patologici.

Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità «La medicina termale è una delle più antiche forme di terapia dell’Occidente e in tal senso è da considerarsi una medicina tradizionale».

Classificazione delle acque

Le acque vengono classificate in base a parametri generali come: colore, odore, sapore e limpidità, in base alle caratteristiche chimico-fisiche e alle virtù terapeutiche.
Le acque durate il percorso che le porta dal sottosuolo alla superficie si mineralizzano in base al tipo di roccia che attraversa acquistando quindi le caratteristiche chimiche e fisiche che le rendono attive dal punto di vista terapeutico. Ogni acqua ha quindi una azione generale attiva su tutto l’organismo, una locale sulla regione anatomica di applicazione, una specifica legata alla sua composizione chimica.

Si definiscono minerali le acque naturali con proprietà chimiche e fisiche che le differenziano dalle acque destinate al consumo umano”.

La classificazione di Marotta-Sica(1993) ha diviso le acqua in base alla temperatura, al residuo fisso presente a 180°, e composizione chimica.

All’interno è possibile trovare disciolte sostanze solide come: cloruri, bromuri, ioduri, fluoruri, solfuri, solfati, carbonati, di sodio, potassio, litio, calcio, magnesio, bario, stronzio, ferro, manganese; composti arsenicali, acido borico, silice, acido cloridrico o composti gassosi come: anidride carbonica, acido solfidrico, azoto, elio ed altri gas nobili, idrocarburi, sostanze radioattive.

Quando uno ione è presente in quantità superiore a 20 meq/l dà il nome all’acqua. La presenza di diversi ioni prevalenti origina la classificazione di acque pluriioniche.

Le principali acque sono:

  • Acque Salse o Cloruro-Sodiche: Vi è prevalenza di sodio e cloro (azione disimbibente sui tessuti edematosi);
  • Acque Sulfuree: quantità di acido solfidrico >1mg/l (azione antinfiammatoria);
  • Acque Arsenicali Ferruginose: ferro e arsenico in alte concentrazioni (azione tonica-stimolante);
  • Acque Bicarbonate: sono le più diffuse e contengono bicarbonato di calcio (azione sulla contrattilità venosa);
  • Acque Solfate: quantità di zolfo >200mg/l;
  • Acque Carboniche: la quantità di anidride carbonica libera è molto più alta (>300cc/l) rispetto alle altre acque nelle quali questa è comunque presente (azione tonificante Tissutale);
  • Acque Radioattive: Questa caratteristica fisica è legata alla presenza di Radon al loro interno, almeno 1nC di Radon/l (azione analgesica antispastica);
  • Acque Salso-Bromiche: Sono acque di origine marina contenenti cloruro di sodio, iodio e Bromo.

Quando ricorrere al termalismo?

Gambe in Gamba: le terme di Herculanum (Ercolano)L’utilizzo delle acque termali unisce i principi fisici dell’acqua e quelli chimici e biologici legati alle sostanze disciolte nell’acqua. Ogni acqua è diversa dall’altra per la composizione chimico-fisica per cui è fondamentale conoscere il tipo di acqua al quale ricorrere per il trattamento della patologia.

Sono indicate per tutte le patologie croniche del sistema venoso, dei linfatici e del sistema arterioso.

Sono particolarmente indicate nelle malattie otorinolaringoiatriche, (riniti allergiche, sinusiti recidivanti), respiratorie (bronchiti e broncopneumopatie), nelle malattie artro-reumatiche (artrosi e discopatie) e nelle malattie ginecologiche (sclerosi del connettivo pelvico cicatriziale o involutiva).

  • Attività generale: Calore termale, vasodilatazione, effetto analgesico e antiinfiammatorio riduzione dello spasmo muscolare e della rigidità articolare;
  • Galleggiamento: l’acqua causa una compressione estrinseca sugli arti inferiori migliorando il ritorno venoso e il drenaggio linfatico dell’arto;
  • Immersione: a livello cutaneo e mucoso svolge una azione lenitiva e antinfiammatoria
  • Alternanza caldo-freddo: l’utilizzo del metodo di Kneipp permette una attivazione della circolazione periferica mediata dallo sbalzo termico;
  • Inalazioni e aerosol: azione antiinfiammatoria, mucolitica, decongestionante e battericida delle particelle che in forma di aerosol riescono a penetrare in profondità nell’albero bronchiale;
  • Irrigazioni vaginali: sfrutta l’azione antiinfiammatoria, decongestionante e antisettica. Si utilizzando dai 2 ai 5 litri di acqua per seduta.

Ci sono controindicazioni?

L’uso delle acque termali è sconsigliato in pazienti con patologie cardiovascolari come infarti, ictus o ischemie critiche. I pazienti con trombosi venosa recente vanno valutati attentamente prima di indirizzarli a questi trattamenti. Anche in caso di Carcinomi o scompensi d’organo grave ne viene sconsigliato l’uso.

Dove trovare centri termali?

I Centri termali presenti nel nostro paese sono oltre 380 distribuiti in 20 Regioni e 170 Comuni.

Nel comune di Napoli è possibile rivolgersi alle Terme di Agnano (Agnano) dove sono presenti acque di tipo sulfureo-salso-bicarbonato-alcalino-terrose o alle Stufe di Nerone (Baia) con acqua ipertermale salso – bromo – iodica – solfato – alcalina – terrosa.

Per accedere a questi servizi è possibile sia privatamente che attraverso il SSN, nel secondo caso è necessaria la ricetta del medico curante indicante la patologia come da disposizioni del SSN, o pagando direttamente il ticket in sede.

Gambe in Gamba: centri termali

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